I nuovi vecchi vini dei colli euganei

Cinque sorsi di grU.V.E

Eccoci al quinto appuntamento di degustazione alla scoperta di grU.V.E. – Gruppo Vignaioli Euganei - collettivo di giovani viticoltori e dei loro vini artigianali, tra classicità, innovazione e recupero enologico, accompagnati dal sommelier Giovanni Graziani.

mercoledì 4 maggio 2016 ore 20.30 az. agricola Sambin di Marco Sambin, Valnogaredo di Cinto (Pd)

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La serata è rivolta a chi vuole conoscere dei buoni vini locali, approfondire la conoscenza di vitigni nuovi e antichi del territorio, fare una bella chiacchierata in compagnia di un giovane produttore impegnato eticamente a conservare e valorizzare i suoi vitigni, accompagnati da un esperto sommelier.

costo: 12 euro per l’assaggio di 4 vini ; la cucina è aperta e per l’occasione ci sarà un piatto speciale: cannelloni rosole e taleggio – gradita la prenotazione, scrivere a casana.bio@gmail.com o telefonare a 049623874.

DICONO DI LUI: I vini di Marco Sambin nelle guide 2016.

Marcus 2012 gran vino per Luca Maroni che gli assegna il punteggio di 90/100… e tanto di “Chapeau” dall’autore stesso. Tra le sue virtù: “gran fittezza, gran maturità, grande integrità, sia ossidativa, sia tecnico-esecutiva. Un gran vino di concentrazione e potenza glicerinosamente maestose. Bianchi della densità del Marta Frizzante delle Venezie 2013 e del Martha.Due 2014 son virtuosità da gran rigore viticolo. E che densa suadenza diffonde ciliegioso l’Isabel Rosato delle Venezie 2014 (87/100)”.

Prima volta nella guida Bibenda,  sono 4 i grappoli al Marcus 2012 e ad Alter 2013. Marcus un vino color “rubino splendente dai bordi sfumati…aromi di ciliegia nera e frutti di bosco; Alter florido naso di more, succo di amarene, fiori rossi bocca equilibrata.” 3 grappoli alle due dame bianche di Casa Sambin Martha.due 2014 e Martha.2013 frizzante e ad Isabel 2014 “che veste corallo dai riflessi aranciati con tocchi di ciliegia e pepe rosa.”

Vitae la guida dell’Ais assegna al Marcus 2012 (“ad un passo dal podio”) insieme al fratello giovane Alter “3 viti” che nel gergo dell’Associazione Italiana Sommelier significano “vini di ottimo profilo stilistico e organolettico”.  L’azienda è “di carattere…la scelta biodinamica comporta una meticolosa attenzione sia in vigna sia in cantina che è ben ricompensata.” Ottimi i cibi pensati in abbinamento ai nostri vini.

Per Slowine 2016 si tratta di una viticoltura eroica quella di Marco Sambin: “L’agronomo ed enologo Guido Busatto, che dagli inizi segue i 3 ettari di Marco posizionati a sud del Monte Versa, cura i vigneti che arrivano anche a forti pendenze, rendendo veramente eroica la viticoltura. Molto ben riuscito il Marcus 2012 (selezionato per la finale nazionale) che esprime una magnifica eleganza, in bocca c’è una trama fine e avvolgente. Ottimo esordio per il nuovo Alter 2013, complesso dal frutto rosso maturo. Frutti di bosco e facilità di beva Isabel 2014. Da scoprire i due bianchi Martha.due e Martha frizzante. “

In alto i due bicchieri dal Gambero Rosso per il Marcus 2012, Alter 2013 e Martha.due 2014!
Da quest’anno la guida dei Vini d’Italia inserisce il ritratto dell’azienda in una scheda dedicata: “lo stile di casa Sambin è fortemente legato a questo territorio, come testimonia l’assaggio del vino di punta, il Marcus, che colpisce per la solarità dei suoi aromi, maturi e avvolgenti e esplodono in un sorso pieno, succoso e di grande lunghezza. L’Alter, il fratello minore, si esprime con maggiore freschezza e spigliatezza gustativa.”

Per  Veronelli il Marcus è vino ottimo con un punteggio di 89/100 e le Femminelle di Cabernet Sauvignon con 87/100, prodotti “nel suggestivo contesto dei Colli Euganei”.

I VINI CHE ASSAGGEREMO:

MARTHA: garganega in purezza Sur Lie, torbido, non filtrato, da terre vulcaniche, denota sì riduzione e profumi sulfurei ma al tempo stesso freschezza, acidità, genuinità tipiche di un vino biodinamico dall’interessante sviluppo.

ISABEL: salasso di merlot, corallo dai riflessi aranciati con tocchi di frutta rossa, ciliegia e gradevolissima facilità di beva

MARCUS: vedi i commenti sopra

FRANSISCA: rosso fermo dolce, passito di cabernet sauvignon in purezza, tannino levigato e ben sviluppato, suadente e chiusura con la tipica immancabile ma piccola piccola acidità di uva rossa. Linking with chocolate

per saperne di più: www.vinimarcus.com/

Gli appuntamenti passati:

mercoledì 2 dicembre 2015 az. agricola Alla Costiera di Filippo Gamba, Vo’ (pd)

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L’azienda vitivinicola “Alla Costiera” nasce dalla passione per la produzione di vino tramandata dal padre Gerardo al figlio Filippo Gamba.
Il nome Alla Costiera trova ispirazione dal gergo locale che con la parola “costa” identifica il luogo dove è situata l’azienda e dal fatto che le viti sono esposte al sole.

Dal 2000, Filippo Gamba, sperimenta nelle sue vigne il metodo biologico dove in tutte le fasi del ciclo produttivo è escluso l’utilizzo di prodotti chimici (pesticidi e fertilizzanti) e si evita l’utilizzo di sostanze chimiche estranee al vino o nocive alla salute dell’uomo.

Maturando con il tempo esperienze e tecniche nuove in campo, nel 2005 Filippo sceglie di sviluppare il metodo biodinamico e di coltivare la vite prendendo spunto dal filosofo austriaco Rudolf Steiner.

 

mercoledì 3 febbraio ore 20.00 az. MONTEFORCHE di Alfonso Soranzo, Zovon di Vo’ (pd)

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DICONO DI LUI:

“Qui sui nostri Colli, Cabernet Franc è sinonimo di Alfonso Soranzo o viceversa. Il Franc di Alfonso, dall’annata ’07 in poi e dopo anni di messa a punto, è entrato a grande merito tra i vini archetipi del territorio.

Quattro ettari a cultura biodinamica, caparbietà e sacrificio, lo hanno portato a produrre vini di spessore che rispecchiano tutta la qualità che la collina offre.

Tra le poco più delle 10 mila bottiglie prodotte troviamo anche “Vigna del Vento” (uvaggio Merlot e Cabernet affinati in legno), “Vigneto Carantina” da uva Garganega, un Pinot Grigio e un sorprendente Moscato Passito prodotto solo in particolari annate. Ricco di zuccheri, vino medicina, nel senso che un piccolo sorso ogni giorno, toglie il medico di torno.”

I VINI CHE ASSAGGEREMO:

Serprino Sur Lie

Vecchie Varietà

Cabernet franc

Passito di moscato bianco

 

mercoledì 2 marzo ore 20.30 az. VIGNALE DI CECILIA di Paolo Brunello, Baone (pd)

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La serata è rivolta a chi vuole conoscere dei buoni vini locali, approfondire la conoscenza di vitigni nuovi e antichi del territorio, fare una bella chiacchierata in compagnia di un giovane produttore impegnato eticamente a conservare e valorizzare i suoi vitigni, accompagnati da un esperto sommelier.

costo: 12 euro per l’assaggio di 4 vini ; la cucina è aperta e per l’occasione ci sarà un piatto speciale – gradita la prenotazione.

DICONO DI LUI:

“Paolo Brunello è prima di tutto un musicista. Sarà per questo che i suoi vigneti possiedono la compiutezza e la soavità di una melodia. E non stiamo parlando della solennità di una sinfonia di Wagner o di Beethoven, ma della raffinatezza di una composizione di Haydn o di Tartini. E da questi vigneti coltivati a Merlot, Cabernet, Barbera, Moscato e Garganega e piantati su terreni vulcanici non potevano che nascere vini raffinati, pieni di sfumature aromatiche.

Siamo all’estremo versante meridionale dei Colli Euganei, nella splendida vallata che collega Baone a Valle S. Giorgio. Da queste parti i terreni sono argillosi, di grande compattezza.
Qui, esposti a Sud, ci sono i vigneti di Merlot, Cabernet e Barbera. Le uve a bacca bianca di Paolo si trovano invece sul monte Fasolo, su un poggio ubicato a 300 metri di altitudine composto da terreni calcarei di grande profondità.” Veneto e Sapori

I VINI CHE ASSAGGEREMO:

Aperitivo Val di Spin, frizzante

Benavides, “Decisamente originale il Benavides, insolito blend di Moscato e Garganega vinificato e affinato in acciaio.”

Covolo, “Altro rosso interessante è il Covolo, uvaggio di Merlot e Cabernet vinificato e affinato in cemento, perciò molto “vinoso” e per nulla addomesticato da sentori di legno.”

Folìa, “Fra i bianchi, molto noto (e premiato) il Folìa, un Moscato in purezza realizzato con vendemmia tardiva, vinificazione e affinamento in acciaio su fecce per 18 mesi.”

mercoledì 6 aprile 2016 az. agricola CàLustra di Marco Zanovello, Faedo di Cinto Euganeo (Pd)

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La serata è rivolta a chi vuole conoscere dei buoni vini locali, approfondire la conoscenza di vitigni nuovi e antichi del territorio, fare una bella chiacchierata in compagnia di un giovane produttore impegnato eticamente a conservare e valorizzare i suoi vitigni, accompagnati da un esperto sommelier.

costo: 12 euro per l’assaggio di 4 vini ; la cucina è aperta e per l’occasione ci sarà un piatto speciale: gli gnudi alle erbette – gradita la prenotazione.

DICONO DI LORO:

“Se negli ultimi anni la qualità dei vini prodotti sui Colli Euganei è cresciuta in modo quasi esponenziale, lo dobbiamo a persone come Franco Zanovello, che con l’aiuto dei suoi collaboratori ha saputo fare della sua azienda un punto di riferimento prezioso per gli amanti del buon bere. Fin dal 1977, anno di fondazione della casa vinicola, Zanovello si è dedicato allo studio e alla ricerca di un’identità precisa, nobile, eticamente vicina ai valori della natura. Come il nome della sua azienda, “Ca’ Lustra”, che nell’etimologia veneta corrisponde sia a “casa illustre” sia a “casa pulitissima”.
Ma oggi che tutto sembra andare per il meglio e che premi (fra i quali molti tre bicchieri del Gambero Rosso) e vendite sono cresciuti di pari passo, Franco non è ancora soddisfatto: «il nostro prossimo obiettivo sarà quello di ridurre i vini prodotti per poterci concentrare meglio su quel che davvero conta: la “naturalità” della nostra viticoltura e la sperimentazione di nuovi e antichi vitigni e metodi di coltivazione, oltreché la “sostenibilità” nel senso più ampio del termine».” Veneto e sapori

Ha ricevuto numerosi riconoscimenti: Slow wine 2014, Gambero rosso, Vini di Veronelli, … – maggiori info nel loro sito

I VINI CHE ASSAGGEREMO:

Frizzante bianco, base Pinello – tipico vino bianco frizzante, con rifermetazione in autoclave col metodo charmat, uva pinella 90%

Moscato bianco, secco, ‘a Cengia – Le “cengie”, strette terrazze ricavate dai contadini in secoli di duro e ininterrotto lavoro sulle ripidi pendici dei monti che circondano la valle, consentono di coltivare tuttora preziosi vigneti dove i minerali e le particolari condizioni di luminosità consentono di ricavare vini dai sapori intensi e aromi unici.

Marzemino secco Belvedere – Ci piace pensare che le viti che vivono nei luoghi più belli e panoramici esprimano caratteri più invitanti. E’ stato quindi naturale scegliere il “Belvedere”, un poggio di antico calcare rosso argilloso, per l’aromatico e venetissimo Marzemino. Siamo convinti che nutrendo quelle vigne del sole dell’ovest, dei timbri rossi e viola dei fiori della valle, dei verdi del bosco di querce e castagni che circonda la radura, avremo un compagno dalla parola aperta e viva, un vino che dichiara tutta la sua simpatia.

Marzemino dolce passito – La scelta dei grappoli più belli del vigneto “Belvedere” è giusta premessa per questo vino rosso aromatico da dolci o da fine cena che riprende un antico uso Veneziano.

Di seguito alleghiamo due documenti di presentazione del grU.V.E.

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