Giovedì 27 aprile alle 21.30 – Conny Ochs in concerto
A seguito dell’uscita del suo ultimo lavoro solista “Future Fables” torna in Italia Conny Ochs, menestrello di origine germanica, con l’America negli occhi.
Conny Ochs é stato definito “cantautore folk -doom”, il suo genere é stato chiamato “folk- soul”, la sua voce “spiritual voice”.
Dopo una carriera in cui ha toccato e cantato tutti i generi possibili, Conny sceglie la sua compagna di sempre, la chitarra, e con pochi altri strumenti registra prima “Raw Love Song” ed in seguito “Black Happy”.
Il progetto con Wino (Saint Vitus, the Obsessed, Spirit Caravan), con cui pubblica due dischi di pregio ( Heavy Kingdom e Freedom Conspiracy) lo lancia nel mondo e da quel momento Conny non si é piú fermato: suona, scrive, registra.
“Future fables”, uscito a febbraio 2016, é un disco dalle sonoritá piú pulite e melodiche rispetto ai precedenti.
Un’apertura solo superficiale peró, che si scontra con la crudezza dei testi e la ruviditá della sua interpretazione. Un paradosso che rende il disco ancora speciale e allo stesso tempo reale, quotidiano.
Il live resta un occasione imperdibile per godersi un concerto vecchia scuola, semplice, viscerale, autentico.
Ecco qui cosa dicono alcune recensioni di “Future Fables”:
The Sleeping Shaman (Maggio 16)
“In poche parole, bellissimo„
“Future Fables raggiunge quel raro onore di trascendere il gusto musicale di chi ascolta. Non importa il vostro gusto (…) troverete qualcosa per amare quest’ultima opera”
“Ha un tocco abile, leggero (…) di elegante semplicità, pur generando notevoli profondità.”
Kludge (Marzo 16)
“Come un moderno menestrello, Ochs viaggia tutta Europa e tutto il mondo. Il suo oscillare tra Mark Lanegan, Lou Reed e Nick Drake(…) lo rende comprensibile a tutto il mondo.”
MusikReviews (Marzo 16)
“…uno dei migliori cantautori, non solo tra i tedeschi (…) e può – malgrado questo non stia ancora succedendo – competere con i migliori. Indipendentemente da ciò, con “Future Fables” si avvicina a questo traguardo, piú di quanto ci fosse riuscito prima (…).
Qui alcuni assaggi musicali:
