ARDUO: chitarra brasiliana + chitarra flamenca

Dopo i progetti internazionali di flamenco, musica brasiliana, jazz e le prestigiose collaborazioni, Alberto Capelli e Rocco Papìa centrano l’Àrduo obiettivo di sviluppare una musica e un suono originale che esce dai canoni “classici” del genere world-jazz.

Il 15 Aprile 2019 è uscito il disco di ÀRDUO, prodotto e registrato tra Barcellona e Bologna per l’etichetta “A Simple Lunch”.

Rocco Papia (Jacaré) e Alberto Capelli (Alkord, Toroya) fondono in Àrduo le loro marcate personalità in una relazione osmotica e sinergica tra la chitarra (7corde) brasiliana e la chitarra flamenca.

Come due affluenti che sfociano nel medesimo grande rio, i due talentuosi musicisti italiani fissano l’orizzonte su medesime rotte espressive. Infatti, se Papia rivela una maggiore inclinazione romantica, intimista e ritmico-latina, l’irruente tocco del flamenchismo di Capelli incarna quel tipico torpore della passione gitano-andalusa, ma sa regalare anche brillanti momenti con arie e arpeggi dalla venatura elegiaca, come foglie cadute nella brezza della sera. Tale è comunque la complicità delle singole corde da farne trasfigurare le paternità compositive.
Nelle fasi più suggestive subentra invece la mohan veena indiana, profumando d’oriente i bagliori di meditazioni notturne. Il territorio comune rimane quello di una inclusività libera e vagabonda di sfumature e influenze, che ripercorre tutta la vibrazione stilistica dell’universo colto e popolare brasiliano e la tensione dell’etno-jazz d’avanguardia. Tutti elementi che fanno di Àrduo un compendio creativo di preziosismi chitarristici, nel solco di una poetica che da Egberto Gismonti a Paco De Lucia, passa attraverso Ralph Towner e gli Oregon, fino ai raga di Shakti e John Mclaughlin.
di Andrea Maria Simoniello

Alberto Capelli muove la sua ricerca nel jazz (in Cobra di John Zorn o collaborando con Carla Bley, Steve Swallow, Bruno Tommaso, Steve Coleman…), nell’improvvisazione radicale (tra i fondatori del Collettivo Bassesfere) e nella tradizione gitano-andalusa della musica Flamenca (suona con Antonio Rodriguez “El chupete”, El Londro, David Sanchez…). Fonda il progetto Alkord, primo quintetto flamenco-jazz in Italia con il quale incide tre dischi e suona in Italia, Spagna, Albania, Francia…
Rocco Papìa fonda molti progetti dedicati al world-jazz tra cui Jacaré, con Cristina Renzetti, con il quale incide due dischi e fa due tournée in Brasile suonando con artisti come Chico Cèsar e Trio Madeira.
In Italia ha suonato con Gabriele Mirabassi, Stefano de Bonis, Cristina Zavalloni, Patrizia Laquidara, Carlo Maver e tanti altri. Vive a Barcelona, dove suona con il proprio progetto in solo e con vari artisti locali come Antonio Sanchez Barranco, percussionista dell’ensamble Coetus e Alessio Arena.
Conduce laboratori di costruzione di strumenti musicali con materiali di riciclo e lavora nella divulgazione di tematiche legate all’ecologia marina e la sostenibilità.

www.roccopapia.com/arduo
VIDEO: https://www.youtube.com/playlist?list=PLkI2Moo3E3JYij7rqpe44BRYcDjopKPmq

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